Page 17 - Napolisana n°3.2021
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La presidente Teresa Rea prima
infermiera Ricercatrice di Napoli

    (pdm) Con la pubblicazione degli atti                                 visori dei conti». Un traguardo meritato il
ufficiali a firma del Magnifico Rettore                                   suo, frutto di tanto lavoro, d’impegno e di
Matteo Lorito, la notizia si è diffusa rapi-                              enormi sacrifici. Già componente della
damente: Teresa Rea, Presidente dell’Or-                                  commissione d’albo Infermieri della Fnopi,
dine delle Professioni Infermieristiche di                                Teresa Rea è da sempre impegnata nella
Napoli è la prima Infermiera Ricercatrice                                 formazione universitaria. Ha conseguito
presso l’Università degli Studi di Napoli                                 l’abilitazione scientifica di II fascia nel Set-
«Federico II». Un traguardo di straordinaria                              tore Med/45, lo scorso aprile. Da 18 anni in
importanza per tutta la professione. A darne                              servizio presso il Dipartimento di Sanità
notizia il gruppo dirigente dell’Opi Napoli:                              Pubblica con la Prof.ssa Triassi, ha matu-
«Una grande soddisfazione e un importante                                 rato conoscenze nell’ambito della ricerca e
passo in avanti per l’intero corpo professio-                             della formazione fino a raggiungere il pre-
nale con l’ingresso a pieno titolo nel mondo                              stigioso riconoscimento. Alla presidente le
accademico. Alla presidente gli auguri e le                               più sentite congratulazioni da parte delle
felicitazioni dei consiglieri, dei compo-                                 redazione tutta della rivista scientifica Na-
nenti delle Commissioni d’Albo e dei Re-                                  polisana.

Formiche al S. Giovanni Bosco.

Il Tribunale scagiona gli infermieri

    Il tempo è galantuomo e la verità prima o poi viene sempre a          l’unità operativa interessata. Il giudice inoltre rileva che era invece
galla. Sono due massime che sintetizzano benissimo la notizia: il Tri-    stata data prova delle gravi carenze strutturali, manutentive ed igie-
bunale di Napoli ha scagionato con formula piena gli infermieri ac-       niche in cui la struttura versava, nonché stigmatizza l’inadeguatezza
cusati ingiustamente di aver provocato l’ormai famosa invasione di        clinica ed assistenziale della decisione di ricoverare la paziente presso
formiche al San Giovanni Bosco. È stato infatti accolto dalla Sezione     il reparto di medicina, anziché nell’unità operativa di terapia inten-
Lavoro del Tribunale di Napoli (sentenza n. 4369/2021 del 2/7/2021)       siva, attese le precarie condizioni di salute della degente. «Abbiamo
il ricorso di tre infermieri che avevano subito un procedimento disci-    confidato dal primo momento nel lavoro dei magistrati e i fatti ci
plinare comminato dall»Asl Napoli 1. Gli infermieri ora scagionati        hanno dato ragione», dice commentando la sentenza la Presidente
dal Tribunale erano stati sospesi per 30 giorni con privazione della      dell’Opi Napoli Teresa Rea. E aggiunge: «Ci felicitiamo con i colleghi
retribuzione dopo una rapida e superficiale indagine interna.             ingiustamente accusati e stigmatizziamo l’operato di chi ha cercato
                                                                          di riversare sugli infermieri le proprie carenze organizzative e strut-
    La vicenda - I fatti risalgono al novembre del 2018 quando, su        turali che il Tribunale di Napoli ha opportunamente evidenziato».
segnalazione di un parente di una degente ricoverata presso l’unità
operativa di medicina dell’Ospedale San Giovanni Bosco di Napoli,
veniva riportato alla ribalta nazionale il caso di un ospite del nosoco-
mio che era stata ricoperta da formiche mentre era a letto. Della storia
si occupò la stampa nazionale, oltre che quella locale, e l’azienda
provvide immediatamente ad inviare la contestazione di addebito agli
infermieri che erano al lavoro quella notte. Fu una inchiesta interna
quella della Napoli 1 volta più a trovare un capro espiatorio da dare
in pasto ai media, piuttosto che accertare la verità dei fatti.

    Fine dell’incubo - Ora, a conclusione dell’istruttoria, il Tribunale
di Napoli ha accolto il ricorso degli infermieri, rilevando come nella
fattispecie l’azienda non aveva affatto provato la negligenza dei tre
professionisti, i quali invece avevano adempiuto ai propri obblighi,
così come confermato anche dalla coordinatrice infermieristica del-
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